Roberta GunelliUroleague: futuro, futuribile e futurismo, nuove tecnologie in chirurgia urologica” … non avrei mai pensato che il futuro mi avrebbe riservato tanta fatica e tante soddisfazioni.

La strada è stata subito in salita, e per arrivare a Bertinoro in cima al cucuzzolo è stata dura, abbiamo provato a restare in pianura ma la prima scelta di sede a Castrocaro Terme, patria del bel canto italiano, è stata bocciata dall’AIFA per eccesso di …”benessere” e la penalizzazione per la concomitanza con la spa dell’Hotel delle Terme purtroppo ci ha privato di una sede congressuale con agi degni del nostro congresso.

La scelta non è stata facile perchè trovare località romagnole senza aspetti “ludici” o “mangerecci” è oltremodo difficile e per scegliere la sede di Bertinoro abbiamo dovuto aprire le porte del monacale centro universitario, nascondendo i chioschi delle migliori piadinaie d’Italia e cercando di prenotare eventi metereologici sfavorevoli.

… ma tutto è poi proceduto nel migliore dei modi e, nonostante mi sia resa conto (…ormai troppo tardi) di quanto la burocrazia possa rallentare anche la corsa di un TAV ho avuto la dimostrazione di come la complicità di chi tutti i giorni lavora, collaborando in silenzio, possa alla fine spostare gli ostacoli facendoti trovare al momento giusto le giuste contromisure.

Impari a conoscere meglio chi lavora con te e ad apprezzare l’aiuto di chi, pur lontano, ha sempre un consiglio che equivale ad una manifestazione di amicizia.

I Pazienti sono stati scelti con un … casting che ha avuto talora risvolti imprevedibilmente divertenti (… ma Dottore mi scusi qual è la fascia oraria di maggiore ascolto !?!?) ma più spesso ha messo a dura prova la pazienza e la perseveranza dei “selezionatori” per ottenere la fiducia e la disponibilità per l’intervento in diretta.

Siamo arrivati alla mattina del primo giorno di interventi increduli di fronte al planning con tutte le caselle ai propri posti (credavamo !) ed è allora che il genio dei Congressi è apparso malefico ed imprevedibile, spegnendo il collegamento audio fra sala operatoria e aula congressuale.

………………. silenzio e …………… silenzio …………. immagini di campi operatori in attesa di interpreti ………….. accorati appelli dei moderatori.

Di fronte alla debacle della tecnologia futuribile solo la tradizione italiana del grande Alberto Manzi (“non è mai troppo tardi” per i giovani purtroppo non è sufficientemente evocativo) ci è venuta in aiuto e con disegni e domande scritte in stampatello e riprese da cameramen quasi offesi per la scarsa artisticità delle inquadrature abbiamo ricucito lo strappo evocando una ripresa del collegamento che finalmente ha lanciato la giornata operatoria verso il successo sperato.

Gli interventi si sono susseguiti regolarmente ed i piccoli inevitabili contrattempi, legati alla difficoltà a far collimare le “esigenze congressuali” con le spesso non prevedibili variabili legate a Pazienti, non hanno impedito di portare a termine la giornata inaugurale nel migliore dei modi avendo spaziato dall’utilizzo del robot nella chirurgia conservativa delle neoplasie renali alle tecniche di approccio retroperitoneale laparoscopico, dando anche spazio alle terapie mini-invasive della calcolosi (microperc), dell’IPB (green laser) e delle piccole neoformazioni renali (crioablazione).

La sera è stata dedicata alla scoperta (per i molti non romagnoli) delle nostre specialità culinarie e passando dalla piadina e formaggio squacquerone (in romagnolo squäquaròn) al bis di tagliatelle e cappelletti si è terminato con ciambella ed Albana dolce di fronte al balcone affacciato sulla Romagna illuminata dalle luci della riviera a dispetto delle previsioni pessimistiche della mattina.

L’ultima giornata congressuale, ricca come la prima per i contenuti e per gli Operatori di prestigio ha permesso ai parte14cipanti al Congresso di essere interattivi con la Sala operatoria dell’ospedale Morgagni di Forlì dove sono state eseguite una cistectomia robotica con ricostruzione ortotopica intracorporea ed una enucleoresozione renale con tecnica laparoscopica 3D, mentre sul versante endoscopico si è dato spazio alle nuove tecniche di imaging intraoperatorio (NBI e SPICE) ed all’utilizzo più moderno del laser (vaporesezione con laser-Tullio).

La conclusione ed i saluti, accompagnati dai miei più sinceri ringraziamenti a tutti quelli che hanno collaborato rendendo possibile la realizzazione del Congresso, sono stati accompagnati da un brevissima sensazione di “liberazione” subito fugata dall’elenco dei prossimi impegni che il …futuro dell’AURO ci riserva.

Grazie ancora
Roberta Gunelli