Siamo urologi, ma con qualcosa in più.

Abbiamo fondato questa Associazione più di 25 anni fa perché mancava nel mondo urologico italiano quello che ci ha sempre contraddistinto: la curiosità, la voglia di crescere, la voglia di condividere; si è voluto perciò uscire dalla palude che caratterizzava l’urologia di allora per aprirci a tutte le novità che potessero far crescere ed aggiornare questa nostra splendida specialità.
Citando T.S. Eliot, “in luoghi abbandonati noi costruiremo con mattoni nuovi…” e quali sono stati questi mattoni messi uno sopra l’altro dall’Auro?
Sono state le iniziative finalmente messe in atto, passando per la prima volta dalle parole alla pratica dei fatti e quindi solo per citarne alcune le linee guida, gli studi clinici, il giornale, i consensi informati, l’assicurazione, la chirurgia in diretta, le “mani in pasta” nella chirurgia; di tutte queste iniziativa va riconosciuto ad Auro la titolarità in Italia: ci riempie di gioia infatti che altre Società abbiano copiato le nostre idee e realizzato a loro volta quanto di più utile ci fosse alla pratica urologica quotidiana.
Oggi il mondo si evolve ad una velocità impensabile fino a pochi anni fa e pertanto anche le società scientifiche devono cambiare.
I mezzi di comunicazione, gli strumenti a disposizione, la gestione della sanità, le università, sono variabili indipendenti che modificano continuamente il mondo medico, e di questi cambiamenti bisogna tener conto, per non ritornare alla fossilizzazione stereotipata delle iniziative e quindi del modo di stare insieme.
Le iniziative oggi sono e devono ovviamente essere diverse da quelle degli anni passati, ma spinte ed aperte sempre ad obiettivi di crescita e condivisione.
Manteniamo perciò alte curiosità ed attenzione a tutto ciò che di nuovo si può fare, apriamoci sempre con maggiore convinzione verso l’esterno orgogliosi di continuare un’attività associativa che miri a sostenere e far crescere l’urologia che tutti amiamo, in condivisione con il mondo che ci circonda.