Comunicato stampa
AURO: “È necessario tutelare con esperti della materia il lavoro e la professionalità degli urologi anche nelle aule dei Tribunali. Per poter garantire l’equità del processo sia nei confronti dei cittadini che nei confronti dei professionisti”
Lo ha affermato l’Associazione degli Urologi Italiani nell’ambito del Convegno “Malpractice, informazione, pubblicità ingannevole e suggestiva: un danno per il SSN”, organizzato dal Collegio Italiano dei Chirurghi a Firenze, nell’ambito del Forum sul Risk Management
«Il Collegio Italiano dei Chirurghi auspica una definitiva approvazione dei decreti attuativi mancanti alla Legge 24 Gelli Bianco soprattutto in tema di assicurazioni, la persecuzione di quanti continuano ad avvalersi di pubblicità ingannevole e suggestiva per il proprio tornaconto e la definizione concreta e corretta della responsabilità “penale” del medico ».
È quanto chiesto da Filippo La Torre, Past President del Collegio Italiano dei Chirurghi, alla conclusione del convegno svoltosi a Firenze, nell’ambito del Forum sul Risk Management, dal titolo “Malpractice, informazione, pubblicità ingannevole e suggestiva: un danno per il SSN”.
Il Convegno, organizzato dal CIC, da pochi giorni presieduto dal Professor Marco Piemonte, ha fatto il punto sulle problematiche che da anni affliggono la categoria ed ha evidenziato anche i provvedimenti da prendere per salvaguardare una professione che vede sempre più in fuga i giovani specializzandi.
AURO.it, Associazione degli Urologi Italiani, era presente al tavolo dei relatori con il Dottor Massimo Perachino, intervenuto al convegno nella duplice veste di Segretario AURO e Consigliere del direttivo del Collegio Italiano di Chirurgia in rappresentanza delle varie Società urologiche.
Nel corso del suo intervento il Dottor Perachino ha illustrato le iniziative che AURO da anni ha messo in campo nell’ambito dell’assistenza e supporto alla comunità urologica e ai propri soci in tutte le difficoltà che riguardano il tema spinoso della responsabilità medica, sia in ambito civile che in ambito penale. È stata presentata l’iniziativa AUROSafe «che rappresenta un importante e valido paracadute per gli urologi, che intende coprire e supportare in tutte le problematiche di ordine medico-legale».
«Oltre a questo, AURO sta svolgendo corsi di risk-management proprio per prevenire l’insorgenza dei sinistri – spiega Perachino – e quindi per evitare e ridurre il rischio che gli urologi abbiano problemi di carattere medico-legale. Non solo, organizziamo anche corsi di formazione per preparare gli esperti che, soprattutto nei casi in cui vengono utilizzate le tecnologie più avanzate e gli interventi più innovativi, molto frequenti in ambito urologico, devono fornire nelle aule di Tribunale un supporto ai giudici e ai medici legali per poter garantire l’equità del processo non soltanto nei confronti dei cittadini ma anche dei professionisti».
Tra gli altri relatori del convegno, citiamo: Marco Piemonte, Presidente del CIC e Otorinolarigoiatra, ha sottolineato l’importanza della terminologia nella comunicazione giornalistica. Il Prof. Cristiano Cupelli, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma ha illustrato il progetto di legge della nuova definizione della responsabilità penale del medico, progetto di legge presentato al Senato su iniziativa del CIC dal Senatore Gianni Pittella.
Per gli urologi oltre ad AURO era presente la SIU, con il Dottor Maurizio Brausi che ha messo in risalto il tema della adesione alle linee guida.
Il Dott. Luigi A. Scarano, Consigliere della Corte di Cassazione, ha chiarito la necessità del rapporto fiduciario prima ancora della definizione di consenso informato e della sua indispensabilità giurisprudenziale. L’Avvocato Domenico Pittella, Consigliere Giuridico del CIC, ha enunciato con grande chiarezza quali sono i limiti giurisprudenziali del rapporto medico-paziente legato alla invasività pubblicitaria di alcuni “addetti ai lavori”.
Il “Forum Risk Management – La sanità che cambia”, in programma alla Fortezza da Basso di Firenze dal 26 al 29 novembre, ha riunito nel capoluogo toscano migliaia di professionisti del settore sanitario provenienti da tutta Italia, governatori e assessori regionali alla Sanità, rappresentanti della ricerca e dell’innovazione, per confrontarsi sul tema “La Sanità che cambia. Equità di accesso, innovazione, sostenibilità. Professionisti sanitari e cittadini protagonisti del cambiamento”.