Continua in tutta Italia la programmazione dei Congressi AURO.it, che da giugno a novembre si svolgono nelle varie regioni, organizzati e coordinati in collaborazione con i rappresentanti locali dell’associazione.
Incontri che coinvolgono centinaia di esperti urologi, con lezioni, workshop, letture, dibattiti, formazione: preziose occasioni di confronto che consentono ai medici soci AURO di essere sempre aggiornati sulle ultime novità della ricerca in ambito urologico.
Abbiamo chiesto al Dottor Sebastiano Spatafora, rappresentante dell’associazione per la regione Emilia Romagna e membro del Consiglio direttivo, di fare un bilancio sui punti salienti emersi nel corso della due giorni di Congresso regionale svoltosi a Sassuolo il 18 e 19 ottobre, presieduto dal dottor Riccardo Grisanti.
«Il convegno ha riunito i professionisti di tutte le unità operative di urologia della regione e ha visto un ampio scambio e confronto di idee ed esperienze su numerosi temi “caldi” e attuali di urologia. Gli argomenti sono stati trattati in modo multidisciplinare grazie alla partecipazione di esperti di altre specialità quali oncologi, radioterapisti, medici di medicina nucleare ed anatomopatologi».
Una attenzione particolare è stata dedicata all’uroncologia, trattando vari aspetti della diagnosi e del trattamento del carcinoma prostatico: «Siamo partiti dalla diagnosi, approfondendo l’utilizzo di nuove e sofisticate metodologie diagnostiche, quali la Risonanza magnetica multiparametrica e le biopsie con tecnica “Fusion”, o addirittura futuribili quale la PET con tracciate PMSA, arrivando ai nuovi paradigmi terapeutici medici, chirurgici e radioterapici».
Si è parlato dell’utilità della chirurgia nelle neoplasie renali con diffusione agli altri organi dell’organismo e delle nuove prospettive di trattamento delle neoplasie renali, ureterali e vescicali con l’utilizzo di chemioterapici immunologici che aprono scenari di cura di queste neoplasie finora insperati.
Sono stati trattati anche temi controversi in tema di calcolosi urinaria e analizzate le nuove tecnologie di trattamento dell’iperplasia prostatica benigna.
«Notevole interesse infine ha riscosso la seduta che si è occupata della nicturia, il sintomo caratterizzato dal risveglio notturno dovuto alla necessità di urinare, estremamente frequente sia nell’uomo sia nella donna soprattutto nell’età più avanzata, che comporta disagi non indifferenti che si prolungano durante l’attività diurna. É stato sottolineato come le moderne acquisizioni patogenetiche impongano una valutazione a tutto tondo di questi pazienti, visto che il sintomo non è a esclusivo carico delle patologie urologiche».