Comunicato stampa
L’Urologo batte “Dottor Google”nel sondaggio divulgato dall’Associazione Urologi Italiani nell’ambito della Urology Week dedicata quest’anno alla ipertrofia prostatica benigna
In occasione della Urology Week 2019, EAU (Associazione Europea di Urologia) ha commissionato in Europa un sondaggio per indagare quanto gli uomini conoscano la prostata, nello specifico per fare il punto su conoscenza e prevenzione della ipertrofia prostatica benigna, una patologia molto diffusa dopo i 50 anni ma spesso sottovalutata.In Italia AURO.it, l’Associazione Urologi italiani, da sempre impegnata a favore della prevenzione e cura delle patologie urologiche, ha aderito alla campagna e divulgato il questionario.
“Questo sondaggio rappresenta un momento importante ed innovativo – spiega la dott.ssa Roberta Gunelli, Presidente di AURO.it -, dando al rapporto con il Paziente un aspetto di collaborazione attiva attraverso i suggerimenti che scaturiscono dalle risposte al questionario, ponendo così il Paziente in una posizione realmente centrale. Non meno importante però è la volontà, espressa da tutti gli urologi europei attraverso la diffusa adesione al sondaggio, di migliore la propria pratica clinica e dare migliore assistenza ai pazienti non solo sul piano medico, ma anche su quello umano“.
Cosa è emerso dalle risposte? Interessante notare innanzitutto una differenza sostanziale tra i risultati del sondaggio diffuso da EAU nel Regno Unito, Germania e Francia, e quelli del sondaggio AURO.it tra gli italiani.
Nel campione estero solo un uomo over 50 su quattro ha risposto correttamente alla domanda sulla funzione principale della prostata.
Nel campione italiano invece questo dato è sensibilmente più alto, perché ben il 60% ha risposto in maniera corretta, dimostrando di saperne molto di più degli omologhi stranieri.
Altro dato confortante è che in presenza di possibili sintomi della malattia, gli italiani si rivolgerebbero per il 60% all’urologo, riconoscendo dunque l’importanza di rivolgersi ad uno specialista. Il 30% chiederebbe informazioni al medico curante e solo il 10% cercherebbe risposte sul web al fantomatico “Dottor Google” che tanti problemi sta causando sia nel rapporto medico-paziente ma soprattutto nella corretta interpretazione delle informazioni in ambito medico.
Un dato generale e comune sia in Italia che all’estero è invece la sottovalutazione dell’ipertrofia prostatica benigna, che per oltre il 60% viene considerata come un “normale segno di invecchiamento” sopra i 40 anni.
In effetti, pur essendo estremamente frequente la comparsa, col passare degli anni di vita, di sintomi legati alla ipertrofia prostatica (debolezza del flusso di urina alla minzione, necessità di risvegli notturni per mingere, urgenza minzionale) è sbagliato da parte dei Pazienti pensare ai disturbi prostatici come a qualcosa che rientri nella “normalità” e che pertanto possa essere trascurata.
Grazie a quanto suggerito dal sondaggio dobbiamo quindi prendere l’impegno di dare una “corretta” informazione su quali sintomi rilevare e sul fatto che anticipando una visita urologica al momento dell’esordio della malattia possiamo evitare o rallentarne la progressione con l’obbiettivo di migliorare la qualità di vita e di evitare, attraverso terapie mediche e suggerimenti sulla dieta ed attività fisica, un possibile trattamento chirurgico.
Un altro impegno che nasce da quanto espresso dai Pazienti nel sondaggio AURO.it è quello di dare sempre più peso, durante le visite, all’informazione da parte del Medico sulla possibilità dei diversi trattamenti possibili, in modo da mettere il Paziente nella possibilità di essere più coinvolto e poter prendere una decisione informata sull’opzione terapeutica, in accordo con lo specialista.
Confrontarsi con le esigenze dei Pazienti attraverso un questionario di facile lettura ed interpretazione si è dimostrato uno strumento efficace ed utile sia per i Pazienti, che in tal modo vengono resi partecipi della volontà di dare una qualità sempre più alta all’assistenza medica, che agli Urologi che possono indirizzare nella maniera migliore la propria pratica clinica.
Ufficio Stampa AURO.it
Antonella Pitrelli
Cell. 340.9753201
Email pitrelliantonella@gmail.com