Per la rubrica “TRE DOMANDE A…” incontriamo il Dottor Sebastiano Spatafora (Reggio Emilia), coordinatore della sessione Chirurgia urologica maggiore e protocolli ERAS: una soluzione per tutti?, nell’ambito del XXVI Congresso Nazionale di AURO.it, l’Associazione Urologi italiani.
D: Qual è in sintesi il focus della sessione che coordina?
R: La sessione metterà a confronto i maggiori esperti italiani di protocolli di “Enanched Recovery After Surgery”, cioè di quelle regole di gestione del paziente che si sottopone ad intervento chirurgico, in genere maggiore, atte a migliorare, velocizzare e rendere più sicuri i decorsi postoperatori.
D: Perchè è importante affrontare questo tema? Qual è il suo impatto sul paziente e sul Servizio Sanitario Nazionale?
R: Questi innovativi protocolli, basati su studi clinici di buona qualità e su esperienze ormai consolidate in tutto il mondo, superano vecchie e inveterate credenze di chirurghi, anestesisti e anche di pazienti che ne ostacolano la loro ampia applicazione.
Parlarne ed informare il maggior numero di specialisti è pertanto fondamentale perché attuarli vuol dire migliorare la qualità del ricovero (minor periodo di digiuno pre e post-operatorio, possibilità di muoversi precocemente, riduzione del dolore postoperatorio, attenzione al trattamento della nausea e del vomito, ecc), renderlo più sicuro riducendo le complicanze e velocizzarlo, anticipando l’auspicato ritorno a casa e alle normali attività. Naturale conseguenza di tutto ciò è il risparmio di risorse economiche per il SSN, risorse che potranno essere riallocate per altri importanti utilizzi.
D: Ci sono delle novità che verranno presentate in esclusiva al Congresso Nazionale AURO.it?
R: I protocolli, seppur promulgati da tempo, sono di per sè stessi una grossa novità, soprattutto in campo urologico. La presenza dei maggior esperti del campo permetterà di avere le più aggiornate notizie e i dati dei più recenti studi clinici.