UN CONGRESSO DENSO DI CONTENUTI NELLA SOLITA CORNICE DI AMICIZIA E DI FRANCHEZZA.
Chi viene ai nostri congressi non ci viene per obbligo “sociale” o per obbedienza alla “Scuola” , ci viene perché sa che i contenuti saranno di alto valore scientifico , la discussione sarà franca ed aperta , l’atmosfera sarà di grande amicizia fra colleghi che ogni giorno affrontano gli stessi problemi . Sa anche che dietro al Congresso c’è una società che pur in tempi di vacche magre si sforza di produrre grandi servizi per i soci , educazionali (AUROtraining) e professionali (AUROsafe) . Quest’anno i più giovani sono venuti tranquillamente , senza l’assillo della quota di iscrizione , e per l’anno prossimo si stanno studiando formule per facilitare a tutti l’accesso al congresso nazionale. Vediamo in dettaglio cosa si è visto a Bologna :
1 – La tavola rotonda di apertura sul tumore metastatico , moderata da Muto e Carteni , non era facile da condurre . Le evidenze scientifiche sono poche e fragili , specialmente nel tumore della prostata .Non si poteva pretendere di uscire con un messaggio chiaro , ma la pentola è sul fuoco e qualcosa probabilmente uscirà in tempi accettabili.
2 – La tavola rotonda sull’aging male , moderata dallo scrivente e da Annoscia, per (ahimè) molti di noi è stata uno shock . Riconoscersi nella descrizione brillante di Fabbri dell’uomo che invecchia non era così difficile . Abbiamo avuto dei chiarimenti precisi sulla cd andropausa ( o meglio sindrome da basso testosterone) , la cui diagnosi non può essere solo clinica ma deve basarsi su precise valutazioni ormonali ed abbiamo avuto chiare indicazioni sulle possibilità terapeutiche: terapia sostitutiva, PDE5 inibitori, onde d’urto . Abbiamo anche imparato che a 84 aa si può aver il desiderio (esaudito) di prolungare l’attività sessuale con le protesi di pene !!
3 – Si è parlato di multidisciplinarietà , argomento favorito delle letture auliche , una cosa simile alla crescita economica di cui tutti parlano ma nessuno sa come fare a stimolarla. Si è parlato però da un punto di vista pratico , si è discusso un modello , quello della Prostate cancer unit, evidenziando però che non di solo prostata vive l’urologo . Graziotti e Conti hanno stimolato l’audience a riferire la propria esperienza e si è visto che esistono modelli spontanei di aggregazione multidisciplinare , che a volte funzionano meglio di quelli imposti dall’alto . E’ emersa tuttavia la persistente difficoltà di trovare tempo e “facilities” per le discussioni interdisciplinari , che costituiscono in ogni caso un arricchimento culturale eccezionale. Il modesto suggerimento dello scrivente è quello di associare a tali riunioni , comunque condotte , un programma ECM .
4 – Grande il successo della sessione di AUROsafe , moderata da Mandressi e Perachino, durante la quale abbiamo appreso ( alleluja!!) di essere all’ultimo posto fra i chirurghi “denunciati” . Speriamo di non scalare mai questa classifica . Abbiamo anche appreso di avere , grazie al nostro comitato e all’attività di tutto il gruppo dirigente , di gran lunga la migliore offerta di protezione professionale ed assicurativa esistente sul mercato , offerta che quest’anno si è arricchita anche di una polizza sanitaria ed una per infortuni . Non ultimo , per chi ha responsabilità direttoriale, è pronta la minipolizza per i danni patrimoniali . Ricordo a tutti che questa offerta è esclusiva , vale solo per i Soci AURO.it , nonostante alcuni tentativi di copiatura ( ci hanno copiato quasi tutto , questo sarà difficile)
5 – Di Tonno e Gunelli hanno moderato la sessione sull’incontinenza post prostatectomia radicale. Lasciatemi solo un secondo fare le mie più sentite congratulazioni a Roberta Gunelli , la prima urologa in Italia e in Europa eletta ad un ruolo esecutivo di vertice in una società scientifica “generalistica” . Complimenti a Lei ed anche ai soci AURO , che si dimostrano come sempre più avanti degli altri . Sono emerse durante la sessione alcune certezze ( la riabilitazione serve molto dopo , poco prima . lo sfintere è ancora il gold standard ma le sling stanno prendendo il mercato ) , assieme alla consapevolezza che la miglior terapia sta nella prevenzione , e che la preparazione del labbro posteriore dell’uretra è il punto cruciale . Al momento non esistono evidenze scientifiche sull’utilità del c.d. punto di Rocco.
6 – Si è parlato anche di piccola masse renali, sotto la guida di Nicolai . Le alternative terapeutiche sono tante , compresa la sorveglianza attiva , il punto è ancora quello di una corretta prognosi iniziale sulla base delle caratteristiche di aggressività delle neoplasie.
7 – La sessione sulla linfadenectomia nei tumori urologici , in collaborazione con lEAU , è stata magistralmente condotta dai nostri giovani , che non hanno per nulla sfigurato rispetto al più esperto J. Patard . Simone e Naselli hanno saputo coprire , con gli speaker da loro invitati , un campo vasto e difficile , in cui la discussione è viva da tempo ma ( anche qui) le evidenze scientifiche non abbondano . , Specialmente nel tumore della prostata , dove addirittura è stato riportato un caso di lavoro ritirato per inesistenza dei risultati descritti ( in Corea , questa volta), l’incertezza sull’effetto della linfanenectomia sulla sopravvivenza permane . In pratica , la maggioranza di noi pensa che questo effetto esista , ma la dimostrazione chiara non è ancora arrivata . Un po’ più “certa” , l’utilità della linfadenectomia estesa nella cistectomia radicale .
8- Infine , grande novità dell’anno, grazie all’ospitalità di Buli abbiamo avuto una eccezionale sessione di chirurgia in diretta dalla sale del Maggiore . 6 interventi per IPB e calcolosi complesse , perfettamente eseguiti da Buli stesso , Muto, Perachino , Germinale e Saltutti . Non una sbavatura , non un problema nonostante ad esempio i casi di calcolosi non fossero per nulla facili . Solo per citarne uno , la microperc di apertura eseguita da Germinale avrebbe sollevato entusiasmi sia all’EAU che all’AUA , ve lo posso assicurare ! Le RIRS di calcoli di una certa dimensione sono ormai competitive con la Perc , come ha dimostrato Perachino, a meno che i calcoli siano realmente enormi come quello trattato da Buli. L’enucleazione della prostata (meglio con laser tullio) sembra ormai aver oscurato tutte le altre metodiche laser , come hanno brillantemente dimostrato Muto e Saltutti.
In conclusione , un congresso al quale valeva la pena di partecipare , che servirà di sprone alla nuova dirigenza ( auguri a Michele,Roberta, ,Roberto e Massimo,) per mantenere e migliorare gli standards della nostra associazione . Auguri anche a Giario ed Alberto , coordinatori dei comitati scientifico –educazionale e tecnico-professionale. io sarò , come sempre, disponibile a mettere a disposizione di tutti la mia ormai (purtroppo) lunga esperienza . W l’AURO.
Paolo Puppo