Cari Amici, come impone lo statuto, dopo tre anni di attività in qualità di Presidente, è venuto il momento, per me, di lasciare tale prestigioso ruolo.
Non posso esimermi dal ringraziare tutti gli amici e colleghi di sempre, appartenenti al direttivo e non, che, come richiesto loro al momento della mia candidatura a Presidente, mi avevano garantito il loro aiuto nel gestire un ruolo tutt’altro che facile soprattutto per chi, come me, era impegnato, lo sono stato fino a sei mesi orsono, nella direzione di un reparto con volumi di attività molto cospicui e temevo non sarei stato in grado di essere all’altezza della situazione.
Essenziale è stato il ruolo assunto da Paolo Puppo in qualità di coordinatore gestionale che, oltre a tanti altri oneri, mi ha sollevato dalla necessità di un controllo “sul pezzo” difficilmente realizzabile da Milano a Pietra Ligure.
Non sono stato particolarmente fortunato con la recessione economica che ha investito il nostro Paese ed ha visto una decurtazione senza precedenti della disponibilità delle aziende a garantire fondi per qualsivoglia iniziativa scientifico-formativa.
Grazie a impegno, determinazione e serietà di tutta la nostra Associazione, siamo riusciti a raggiungere, nonostante tutto, quota 700 soci paganti e lo scorso anno abbiamo reso disponibili ben 135 crediti ECM, che non sono pochi.
L’incontro di Uroleague tenutosi a Bertinoro, è stato all’altezza delle nostre tradizioni con splendidi interventi di chirurgia in diretta e discussione vivace ed animata.
Vero fiore all’occhiello della nostra Associazione, credo debbano essere considerate, senza tema di smentita, le riunioni regionali che lo scorso anno sono state 9 con una partecipazione media di 45 soci più, in alcune, numerosi infermieri. Per tutte le riunioni l’organizzazione logistica e le funzioni di provider sono ormai di competenza della segreteria nazionale,che si avvale della propria segreteria organizzativa per le funzioni di PCO.Non posso che confermare l’ottimo livello scientifico dei corsi Auroeducation caratterizzati da una brillante esposizione di tutti i relatori e da una discussione talvolta veramente accesa.
E veniamo ad una vera novità del mio mandato. Con la collaborazione di altre Società scientifiche che operano nell’ambito della uro-oncologia, in primis la Siuro , che avendo come Presidente Giario Conti, sono certo faciliterà le cose, è stata istituita una iniziativa dal nome TMD (l’acronimo sta per Team multidisciplinari) che, come scopo, avrà quello di condividere scelte diagnostico-terapeutiche simili a quelle che già animano la quotidiana attività di molti di noi che possono confrontarsi con altri specialisti prima di decidere il da farsi su questo o quel paziente.
Vera novità è quella della partecipazione al progetto della SIU. Personalmente non ho alcuna prevenzione ad iniziare un dialogo con i colleghi dai quali ci siamo separati, per i ben noti motivi, ormai venti anni orsono.
Speriamo sia arrivato il momento in cui le decisioni importanti, relative alle impostazioni diagnostico-terapeutiche oltre che assistenziali, siano condivise da vari specialisti in modo che il paziente venga informato con rigore, delle varie possibilità, offerte dalla medicina ufficiale, idonee a curare la sua malattia.
Sarà tempo anche di coinvolgere il Servizio Sanitario Nazionale, in qualità di committente, nella verifica della trasparenza del processo decisionale al fine di evitare di vedere escluse da certi programmi alcune soluzioni solo per il fato che riducono il volume di attività di questo o quello specialista.
Nonostante questi indiscutibili dati positivi, rileggendo quanto avevo affermato circa i miei propositi, debbo ammettere di non essere riuscito ad ottenere dei risultati sulla risoluzione di problematiche che speravo, quanto meno, di portare sul tavolo del confronto. Unica vera consolazione il fatto che molti giovani hanno trovato un ruolo nell’ambito societario garantendo un adeguato turnover dirigenziale per il prossimo futuro.
Speravo di coinvolgere ed essere coinvolto in iniziative atte a far sì che costosi atteggiamenti tipici della “medicina difensiva” venissero in qualche modo frenati ma ogni mia sollecitazione, anche con altre associazioni, è stata snobbata in quanto considerato obiettivo da “fiera dei sogni”.
Qualche illusione me la ero creata dopo il successo della splendida riunione tenutasi un anno e mezzo orsono a Roma , alla quale partecipò, con grande autorevolezza, il dr. Carlo Nordio, Procuratore aggiunto della Repubblica di Venezia che ho avuto modo di rivedere più volte in seguito.
Come ricorderete, il meeting si intitolava “proteggiamo l’urologo,una specie in pericolo” e come sottotitolo puntualizzava: “non discutiamo delle cose che vanno male, pensiamo a cosa ciascuno di noi può fare per migliorarle.”
In ossequio a ciò, qualche contatto che ho tentato con politici regionali, anche autorevoli, è stato un fallimento totale. In Lombardia sono stati istituiti i ROL (raggruppamenti oncologici lombardi) che hanno identificato, discusso e condiviso orientamenti diagnostico terapeutici in oncologia. Una sorta di linee guida locali, per intenderci. A questi non ha fatto riscontro alcuna verifica della appropriatezza non solo diagnostica ma anche terapeutica, lasciata all’etica del singolo perchè nessun politico ha mai partecipato ad alcuna riunione. Il mese scorso è apparso, sul Corriere della sera, un articolo relativo ai tagli nazionali alla sanità. Ebbene è stata ritirata la proposta ,diciamo così, “patrimoniale” sui medici che prescrivono esami sproporzionati. Non pagheranno personalmente. Ne risponderanno i direttori generali delle ASL alla verifica di fine nomina; cioè mai!!
Da ultimo, con un proposito da “Pierino sogna” avevo testualmente detto:” desidererei questo fosse l’elemento più di spicco della mia presidenza: esigere, nel 2012, un po’più di trasparenza sulla situazione, non accettabile, delle nostre Scuole di Specialità.”
Scusatemi questo sfogo ma, rileggendo quanto ebbi modo di dire a Genova, nonostante ottimi rapporti personali con alcuni direttori di scuole di specialità, non posso negare che la buona volontà serve poco quando poteri forti quale quello politico ed accademico non vogliono modificare uno status quo che fa comodo a troppi.
Da padre di due giovani laureati, per fortuna non in medicina, non mi perdonerò mai di non essere riuscito a fare qualcosa per interrompere un indegno perpetuarsi, unico in Italia, dell’insegnamento del “falso in atto pubblico”! Sotto gli occhi dei nostri ragazzi, ci sono le certificazioni della effettuazione di interventi che non solo non hanno mai fatto ma che talvolta non hanno visto nemmeno fare.
Quando, pochi mesi orsono, in occasione del Congresso degli Urologi Lombardi, ho pubblicamente sollevato il problema, all’unisono, i cattedratici presenti, hanno attribuito la responsabilità di ciò al fatto che, in tanti anni non sono mai stati istituiti gli ospedali di insegnamento. Come se loro non avessero voce in capitolo a livello Ministeriale……!!!
Perché i nostri giovani piloti da caccia non hanno dichiarazioni di volo fasulle….!?
Perché gli elicotteri della polizia possono essere pilotati da ufficiali che hanno la stessa età dei nostri specializzandi, o quasi? Credo ogni commento sia superfluo me mi auguro solo che questo scandalo, prima o poi finisca.
Ringraziando tutti per la pazienza e le dimostrazioni di simpatia che avete avuto nei miei confronti, non mi resta che formulare al mio successore i più sinceri auguri di buon lavoro ma, soprattutto, di buona fortuna.
Pierpaolo Graziotti