…la soglia della gioventù, varcare la soglia, uscire dalla gioventù ed entrare nella vita adulta.
Questo significa avere 21 anni. E questo è il significato del 21° della nostra Associazione.
Cosa significa entrare nella vita adulta? Mutuando ancora il pensiero da Leopardi, ’lieta e pensosa’, così dev’essere chi varca la soglia della gioventù: lieta perché si svezza, diventa indipendente, si stacca dalle consuetudini e dall’ambiente che l’avevano protetta e diventa libera di decidere cosa vuole, dove andare e come farlo. Pensosa perché ha la consapevolezza che il mondo che deve affrontare è diverso da quello a cui è stata abituata ad interagire, ma ha la voglia ed i criteri per farlo. Questo è il bello per un giovane nel varcare la soglia dell’età adulta: rendersi conto che il mondo è cambiato; quel che ha imparato gli permette da una parte questa consapevolezza, e dall’altra la voglia di fare le cose diversamente da quanto realizzato finora, sotto tutela, a modo suo.
Tradotto per un’Associazione che diventa adulta? E’ la stessa cosa. I genitori, gli anziani, i mostri sacri, i maestri, hanno costruito nel lontano 1993 un’Associazione che permettesse a loro di esprimersi, essere visibili professionalmente ed affermarsi scientificamente. E’ stato un momento importante, ha creato consapevolezza, orgoglio, decisione e dignità.
Oggi il mondo è cambiato, è inutile scendere nei dettagli: chi, della mia generazione non se n’è accorto, non se ne renderà conto neanche se glielo spiegassero cento colleghi. Questo mondo nuovo richiede nuove attività, nuove aperture e disponibilità, nuove azioni, nuove braccia per affrontare la realtà e continuare quel cammino che la nostra generazione ha intrapreso. Solo le nuove generazioni hanno la possibilità di comprendere appieno e quindi la coscienza e la forza per farlo.
Ho letto con piacere un abstract con il medesimo contenuto di un abstract che avevo presentato nel 1994 al Congresso Internazionale di Sidney. Ribadisco che l’ho letto con piacere perché mi ha reso consapevole di due cose: una, che quel che avevo scritto forse non era stato recepito, e l’altra che oggi rimane forte l’esigenza di scoprire e di comunicare quel che non è nell’uso corrente. E’ un segno di gioventù proporre, avventurasi in campi nuovi, o abbandonati, e comunicare.
A tutti un augurio ed uno stimolo: nel varcare la soglia dell’età adulta o si diventa protagonisti o si diventa dipendenti. Forza e coraggio, senza timori né remore, ma soprattutto “sans gêne“.
Buon XXI Congresso,
Alberto Mandressi