Una pubblicazione recente ha evidenziato che in soggetti sani la presenza della microlitiasi non aumenta il rischio di tumore al testicolo [1]. Nei pazienti subfertili o con una storia di neoplasia testicolare controlaterale o di criptoorchidismo, la microlitiasi è invece un importane fattore predittivo. In questo soggetti l’autopalpazione del testicolo è una importante misura preventiva [2]. Peraltro nulla si sa sul significato biologico della microlitiasi. Lo studio di Korde apre finalmente una finestra sulla sua genesi. Sono stati studiati mediante ecotomografia scrotale un totale di 81 uomini, 48 con tumore al testicolo e 33 senza, provenienti da 31 famiglie con almeno 2 casi segnalati di tumore al testicolo. L’incidenza di microlitiasi era 48% e 24% (p 0.04) rispettivamente nel primo e secondo gruppo; considerando solo la microlitiasi “classica “ (ovvero con più di 5 formazioni litiasiche), l’incidenza era rispettivamente 21% e 9%. La microlitiasi era bilaterale in ben 6 dei 7 soggetti senza tumore al testicolo. La maggior parte dei casi di microlitiasi, il 61%, era concentrato in 10 famiglie. In conclusione, l’incidenza di microlitiasi è inusualmente alta rispetto alla popolazione sana nei soggetti con familiarità per cancro al testicolo, specialmente in caso di anamnesi di tumore al testicolo, e tende a concentrarsi in determinate famiglie. E’ quindi verosimile che la genesi della microlitiasi abbia una componente genetica preponderante che è anche coinvolta nella patogenesi del tumore al testicolo.
Korde LA, Premkumar A, Mueller C, Rosenberg P, Soho C, Bratslavsky G, Greene MH. Increased prevalence of testicular microlithiasis in men with familial testicular cancer and their relatives. 1: Br J Cancer. 2008 Nov 18;99(10):1748-53. Epub 2008 Oct 7
Bibliografia
1) DeCastro BJ, Peterson AC, Costabile RA.A 5-year followup study of asymptomatic men with testicular microlithiasis.J Urol. 2008 Apr;179(4):1420-3
2) Jaganathan K, Ahmed S, Henderson A, Rané A. Current management strategies for testicular microlithiasis. Nat Clin Pract Urol. 2007 Sep;4(9):492-7