Il concetto che gli ormoni sessuali abbiano un ruolo nella patogenesi del cancro alla prostata deriva da numerosi studi di biologia di base ma soprattutto dall’evidenza clinica. Infatti, come è noto a tutti, la deprivazione androgenica è in grado di “congelare” la malattia per un periodo più o meno prolungato. Più recentemente, il PCPT ha posto in essere l’ipotesi che addirittura la finasteride, un farmaco che di fatto ha un blando effetto ormonale, possa ridurre l’incidenza di cancro alla prostata. Su queste basi sono stati condotti numerosi tentativi di evidenziare una associazione tra cancro alla prostata e livello degli ormoni sessuali nel sangue mediante studi di epidemiologia. Attualmente 18 studi, pubblicati tra il 1988 e il 2007, non hanno portato a risultati consistenti, dimostrando solo in alcuni casi un modesto contributo degli ormoni sessuale sull’incidenza del cancro. A quest’uopo, The Endogenous Hormones and Prostate Cancer Collaborative Group ha avuto il compito di effettuare un analisi “pooled” sull’insieme dei dati originali dei 18 studi. Si tratta di 3886 uomini con cancro alla prostata e 6438 controlli. Il rischio relativo di cancro alla prostata in relazione ai livelli sierici di 5 ormoni è stato stimato mediante la regressione logistica stratificando i soggetti per studio di appartenenza ed età e anno di reclutamento. Non è stata trovata alcuna associazione tra rischio di tumore alla prostata e concentrazione sierica del testosterone libero, del diidrotestosterone, del deidroepiandrosterone, del androstenedione e del’estradiolo anche dopo aver “aggiustato” per i possibili fattori di confondimento. Esiste soltanto una associazione inversa, ma debole, con la concentrazione della molecola a cui si legano gli ormoni sessuali nel sangue, la sex hormone – binding globuline (rischio relativo 0.86, intervallo di confidenza al 95% 0.75 – 0.98; p = .01). In conclusione non è affatto sicuro che i livelli degli ormoni sessuali possano influenzare l’incidenza di cancro alla prostata ma è anche possibile che i singoli studi finora pubblicati siano sotto dimensionati per dimostrare un effetto che potrebbe essere determinato da differenze di concentrazioni ormonali anche molto piccole.
Roddam AW, Allen NE, Appleby P, Key TJ. Endogenous sex hormones and prostate cancer: a collaborative analysis of 18 prospective studies.Endogenous Hormones and Prostate Cancer Collaborative Group. J Natl Cancer Inst. 2008 Feb 6;100(3):170-83