Dati recenti suggeriscono che le statine siano associate a una riduzione del rischio di cancro alla prostata [1]. Tuttavia l’effetto delle statine sul PSA non è mai stato investigato prima. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Duke, a Durham negli Stati Uniti ha effettuato uno studio longitudinale su 1214 uomini, a cui sono state prescritte statine dal 1990 al 2006. Tutti i soggetti reclutati non avevano cancro alla prostata, non erano stati sottoposti a chirurgia prostatica, non avevano assunto farmaci in grado di alterare il livello degli androgeni e avevano un dosaggio del PSA 2 anni prima e 1 anno dopo aver iniziato le statine. Per ogni riduzione del 10% del livello di colesterolo LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo, il PSA decrementava del 1.64% dopo 3 anni di terapia con le statine (Intervallo di confidenza al 95% 0.64% – 2.65%, p = .001). 188 soggetti avevano un PSA di partenza maggiore di 2.5 ng/mL in questo sottogruppo un quarto aveva avuto una riduzione del livello di LDL maggiore del 41% e una contestuale riduzione del valore del PSA del 17.4% (Intervallo di confidenza al 95% 10.0% – 24.9%). Le statine, che sono farmaci di largo uso nella pratica medica, sembrano avere un effetto rivelante sul PSA, specialmente quando il valore di partenza è più elevato ovvero proprio nei casi in cui è più probabile che sarà effettuata una biopsia prostatica, potenzialmente complicando la diagnosi precoce.
Hamilton RJ, Goldberg KC, Platz EA, Freedland SJ. The influence of statin medications on prostate-specific antigen levels. J Natl Cancer Inst. 2008 Nov 5;100(21):1511-8
Bibliografia
1) Hamilton RJ, Freedland SJ. Rationale for statins in the chemoprevention of prostate cancer. Curr Urol Rep. 2008 May;9(3):189-96