La chirurgia “needlescopic” ovvero con strumenti di diametro inferiore ai 3 mm (che in italiano potremmo chiamare mini-laparoscopica) rappresenta una evoluzione della laparoscopia convenzionale atta a ridurre il trauma chirurgico e garantire una migliore cosmesi. Inoltre è stato ipotizzato, anche se controverso negli unici studi controllati [1,2], che l’utilizzo di questi strumenti riduca il dolore postoperatorio, la degenza ospedaliera e il tempo di ritorno alle attività abituali rispetto alla laparoscopia convenzionale. La chirurgia mini-laparoscopica è stata utilizzata in numerose procedure senza apparente incremento del tasso di conversione, del tempo operatorio, della morbidità e mortalità [1,2,3], incluse la decorticazione delle cisti renali, l’orchidopessi, la marsupializzazione del linfocele e la linfadenectomia pelvica. La prima esperienza con l’adrenalectomia è stata riportata da Gill [4]. La presente serie rappresenta la maggiore mai pubblicata e riguarda 112 casi, 74 donne e 38 uomini, operati per neoplasia di 5 cm o meno dal 2000 al 2005. Tutti gli interventi sono stati eseguiti dallo stesso chirurgo con un approccio transperitoneale laterale. E’ sempre stata posizionata la telecamera mediante una porta di 12 mm a livello ombelicale. Altre 2 o 3 porte di 2 mm sono state create lungo la regione costale ipsilaterale. La vena surrenalica è stata controllata con un elettrobisturi bipolare di 2 mm e sezionata in prossimità della ghiandola. Il tempo operatorio medio è stato di 150 minuti. In nessun caso è stata necessaria la conversione alla chirurgia a cielo aperto, in 5 casi soltanto a laparoscopia tradizionale e in 1 caso, caratterizzato da discreto sanguinamento, a laparoscopia “hand assisted”. Le perdite ematiche sono state in generale contenute e solo in 5 pazienti erano maggiori di 100 mL. Sono state segnalate 4 complicanze postoperatorie con prolungamento della degenza (3.6%) e nessun decesso. Questo report dimostra che la chirurgia minilaparoscopica delle ghiandole surrenali è fattibile ma solo in centri di grande esperienza con laparoscopia convenzionale. E’ da notare che ancora non si dispone di posaclips in grado di passare attraverso le mini porte e questo rappresenta un limite importante per il controllo di vasi di diametro significativo. Resta comunque il fatto che questo è un ulteriore passo verso la chirurgia “senza cicatrici”.
Liao CH, Lai MK, Li HY, Chen SC, Chueh SC.Laparoscopic adrenalectomy using needlescopic instruments for adrenal tumors less than 5cm in 112 cases.Eur Urol. 2008 Sep;54(3):640-6. Epub 2007 Dec 26.
Bibliografia
1) Look M, Chew SP, Tan YC, et al. Post-operative pain in needlescopic versus conventional laparoscopic cholecystectomy: a prospective randomised trial. J R Coll Surg Edinb 2001;46:138–42.
2) Lau DH, Yau KK, Chung CC, Leung FC, Tai YP, Li MK. Comparison of needlescopic appendectomy versus conventional laparoscopic appendectomy: a randomized controlled trial. Surg Laparosc Endosc Percutan Tech 2005;15:75–9
3) Mamazza J, Schlachta CM, Seshadri PA, Cadeddu MO, Poulin EC. Needlescopic surgery. A logical evolution from conventional laparoscopic surgery. Surg Endosc 2001;15:1208–12.
4) Gill IS, Soble JJ, Sung GT, Winfield HN, Bravo EL, Novick AC. Needlescopic adrenalectomy—the initial series: comparison with conventional laparoscopic adrenalectomy. Urology 1998;52:180–6.