La prostatectomia radicale è in continua evoluzione tecnologica. Dalla classica prostatectomia radicale open, con accesso retropubico o perineale, alla laparoscopica trans o extraperitoneale per arrivare alla recente tecnica assista dal robot. E’ difficile oggi dire se a queste innovazioni, dai costi crescenti, corrisponda un ricaduta clinica tale da giustificarli. Purtuttavia l’evoluzione tecnologica passa anche per strade che poi si abbandonano. Il report dal centro di Cleveland dimostra la fattibilità dell’utilizzo del laser per la dissezione nerve sparing della prostatectomia radicale laparoscopica. Considerato che la coagulazione mono o bipolare provoca un danno ai fasci neurovascolari [1] e che le clips e i clamps possono interferire con la dissezione e dislocarsi durante la dissezione stessa, il laser rappresenta una valida alternativa perchè associa a ottime proprietà coagulative una penetrazione tissutale limitata, inferiore al mm. La scelta è caduta sul Nd:YAG laser a 1064 nm, utilizzato a 8 – 10 W di potenza in continuo, per l’assenza di interferenze con i sistemi ottici laparoscopici. I 5 pazienti selezionati avevano le seguenti caratteristiche PSA inferiore a 15 ng/mL, somma di Gleason score inferiore a 8 e stadio clinico T1c. Tutti era impotenti o avevano una situazione clinica che precludeva l’esecuzione della tecnica nerve sparing. E’ stato utilizzato un accesso laparoscopico extraperitoneale a 5 porte. La dissezione dei fasci neurovascolari è stata eseguita con il laser. Dopo aver liberato la prostata, i fasci neurovascolari erano sezionati con le forbici senza alcun metodo di coagulazione per evitare confondimenti all’esame istologico. 2 pazienti su 5 avevano un margine positivo, a livello apicale, ma tutti, a un anno di follow up, avevano un PSA indosabile e tutti erano continenti. Le perdite ematiche misurate selettivamente durante la dissezione laser non hanno superato i 50 mL e il tempo di dissezione, per entrambi i lati, non è mai andato oltre i 30 min. E’ interessante notare che la necrosi indotta dal laser era in media di 680 micrometri di profondità, da 182 a 1400, con una buona preservazione del tessuto nervoso. Nessuna complicanza significativa è stata segnalata. In conclusione, lo studio è il primo a riportare l’utilizzo dell’energia laser per la dissezione dei fasci neurovascolari durante la prostatectomia radicale dimostrando che è possibile effettuare una dissezione dei fasci rapida, praticamente esangue e con un minimo danno tissutale.
Gianduzzo TR, Chang CM, El-Shazly M, Mustajab A, Moon DA, Eden CG. Laser nerve-sparing laparoscopic radical prostatectomy: a feasibility study.BJU Int. 2007 Apr;99(4):875-9
Bibliografia
1) Ong AM, Su LM, Varkarakis I, Inagaki T, Link RE, Bhayani SB, Patriciu A, Crain B, Walsh PC.Nerve sparing radical prostatectomy: effects of hemostatic energy sources on the recovery of cavernous nerve function in a canine model.J Urol. 2004 Oct;172(4 Pt 1):1318-22.