Nel paziente con cancro alla prostata clinicamente localizzato, la cinetica del PSA prima di un trattamento curativo è un potente fattore prognostico di mortalità cancro specifica [1,2]. Inoltre è un predittore del tempo di progressione clinica nei pazienti gestiti con la sola osservazione [3,4]. Ha quindi un grande impatto sull’outcome di questa malattia indipendentemente da come la si affronti e sarebbe pertanto di grande interesse identificare variabili correlate alla cinetica del marcatore, specialmente nei casi che si decide di sottoporre a trattamento immediato in cui non si può calcolare la velocità perchè sono stati diagnosticati dopo solo 1 o 2 misurazioni del PSA.
In questa pubblicazione di un gruppo Inglese guidato da Venkitaraman è stata individuata una correlazione tra la cinetica del PSA nei pazienti seguiti per cancro alla prostata con vigile sorveglianza e successivamente sottoposti a trattamento radicale e la densità di PSA inteso come il PSA alla diagnosi diviso per il volume prostatico stimato con la formula dell’ellissoide. In totale, sono stati reclutati 237 individui nel programma di sorveglianza attiva dal 2002 al 2005. In questi pazienti il PSA era eseguito mensilmente nel primo anno, ogni 3 mesi nel secondo e ogni 6 mesi successivamente. L’esplorazione rettale della prostata era effettuata trimestralmente ma solo nei primi 2 anni. Inoltre era effettuata una seconda biopsia a 18 – 24 mesi dall’entrata nel programma. I criteri di inclusione erano, stadio clinico T1/T2a, N0/Nx, M0/Mx, PSA alla diagnosi inferiore a 15 ng/mL, Gleason score inferiore o uguale a 7 con pattern primario massimo di 3 e meno della metà delle biopsie effettuate risultate positive. I pazienti sono stati sottoposti a trattamento radicale in seguito a una progressione biochimica, raddoppiamento del PSA in meno di 4 anni, progressione istologica, definitiva come presenza di pattern di Gleason primario 4 o come più della metà dei prelievi effettuati postivi alle rebiopsie programmate a 18 e 24 mesi, o in base alla preferenza del paziente. 45 pazienti (19%) hanno interrotto la sorveglianza attiva o per una progressione biochimica, 12, istologica, 16, entrambe le situazioni, 8, o per scelta, 9. In questi 45 pazienti è stata ricercata una correlazione tra la velocità del PSA e l’età del paziente, lo stadio clinico, il Gleason score iniziale, il PSA iniziale, il rapporto L/T iniziale, la proporzione di biopsie positive, la percentuale massima di coinvolgimento da parte del tumore del singolo prelievo, la densità di PSA. La velocità mediana e il corrispondente range interquartile pretrattamento era rispettivamente 0.44 e 0.02 – 1.19 ng/mL anno. In analisi multivariata solo la densità del PSA alla diagnosi è risultata correlare con la cinetica del PSA pretrattamento ma al contempo ne spiegava solo una esigua quota di variazione (coefficiente di correlazione di Pearson 0.423; r2 = 0.18, p < 0.001).
I pazienti con densità di PSA sopra o sotto il valore mediano, pari a 0.185 ng/mL) avevano una velocità mediana di 0.92 ng/mL/anno e 0.35 ng/mL/anno, rispettivamente.
In conclusione, questo studio osservazionale, per primo cerca di identificare un fattore in grado di “fotografare” la velocità del PSA al momento della diagnosi. Putroppo il solo fattore predittivo al momento disponibile, la densità di PSA, aveva un impatto globalmente minimale nel determinare l’ampiezza di variazione delle cinetica di PSA e al momento non si deve considerare ancora un marcatore affidabile. Tuttavia studi innovativi di questo tipo sono i benvenuti per avere ulteriori certezze sul comportamento del tumore alla prostata.
Venkitaraman R, Norman A, Woode-Amissah R, Dearnaley D, Horwich A, Huddart R, Parker C.Prostate-specific antigen velocity in untreated, localized prostate cancer.BJU Int. 2008 Jan;101(2):161-4. Epub 2007 Sep 10.
Bibliografia
1) D’Amico AV, Chen MH, Roehl KA, Catalona WJ. Preoperative PSA velocity and the risk of death from prostate cancer after radical prostatectomy. N Engl J Med 2004; 35:125–35
2) D’Amico AV, Renshaw AA, Sussman B, Chen MH. Pretreatment PSA velocity and risk of death from prostate cancer following external beam radiation therapy. Jama 2005; 294:440–7
3) McLaren DB, McKenzie M, Duncan G, Pickles T. Watchful waiting or watchful progression? Prostate specific antigen doubling times and clinical behavior in patients with early untreated prostate carcinoma. Cancer 1998; 82:342–8
4) Fall K, Garmo H, Andren O, et al. Prostate-specific antigen levels as a predictor of lethal prostate cancer. J Natl Cancer Inst 2007; 99:526–3