Lo studio di Svatek del centro universitario di Dallas in Texas negli Stati Uniti è semplice ma al tempo stesso originale e di estremo interesse per la comunità scientifica. Sono stati selezionati 40 uomini con PSA tra 2.5 e 4 ng/mL cui sono stati somministrati per via intramuscolare 400 mg di testosterone. PSA e testosterone sono stati dosati prima dell’iniezione, il mattino successivo, dopo 48 ore, dopo 1,2 e 4 settimane. Alla 4 settimana, è stata effettuata una biopsia transrettale a 12 prelievi. 18 uomini sono stati diagnosticati con il cancro alla prostata (45%). Il valore medio del PSA da prima dell’iniezione a dopo 4 settimane è variato da 3.1 a 3.4 ng/mL in uomini senza cancro (+9.7%) e da 2.9 a 3.8 ng/mL nei pazienti con cancro (+29%). La risposta del PSA all’iniezione di testosterone è risultata un predittore indipendente di cancro in analisi uni e multivariata. Utilizzando un cut off del 10% di incremento del PSA in risposta al testosterone si ha una sensibilità, specificità e valore predittivo positivo rispettivamente del 82%, 50% e 56% nel determinare la presenza di cancro alla biopsia.
I risultati di questa sperimentazione sono assolutamente preliminari ma la loro diffusione nella comunità urologica dovrebbe stimolare ulteriori studi a riguardo; ad esempio per valutare il ruolo della stimolazione del PSA con testosterone per decidere se eseguire o meno una rebiopsia prostatica.
Svatek RS, Shulman MJ, Benaim EA, Rogers TE, Margulis V.Change in prostate specific antigen following androgen stimulation is an independent predictor of prostate cancer diagnosis.J Urol. 2008 Jun;179(6):2192-5; discussion 2195-6. Epub 2008 Apr 18