E’ possibile la resezione transuretrale di neoformazione vescicale con il cistoscopio flessibile? L’evoluzione tecnologica in chirurgia è costantemente indirizzata a una sempre minore invasività. Ne è la riprova il lavoro presentato dal dipartimento di urologia di Shangai. Hanno selezionato 32 pazienti consecutivi da gennaio a ottobre 2005 con recidiva di carcinoma superficiale vescicale, entro 1 anno dal primo episodio, che constava di massimo 2 neoformazioni papillari di meno di 3 cm l’una. Sono stati esclusi i pazienti con storia di carcinoma in situ. Per la resezione è stato utilizzato un cistoscopio flessibile da 18 F nel cui canale operativo è stata introdotta una fibra laser da 200 μm di diametro. Si tratta di una laser al tallio della potenza di 5 – 15 Watt che può essere utilizzato in modalità continua o pulsata. L’intervento è stato effettuato in anestesia generale in posizione litotomica eccetto che in un paziente con protesi d’anca. La vescica è stata preliminarmente riempita con soluzione salina. La tecnica consiste nell’indurre una necrosi coagulativa del tessuto in prossimità, sino a 1 cm, e in profondità rispetto alla base d’impianto della lesione e quindi all’asportazione del papilloma con un ampia porzione di tessuto adiacente la base d’impianto, con pinza a freddo. Le lesioni di maggiori dimensioni sono state divise in 2 o 3 parti per passare all’interno del canale operativo. Al termine dell’intervento biopsie a freddo della base d’impianto e dei margini del tessuto cruentato sono state sistematicamente prese. La durata della procedura è variata da 15 a 35 minuti. Dei 32 pazienti, 7 avevano due lesioni e 25 una singola; il diametro medio era di 1.5 cm con un range di 0.5 – 3 cm. Non c’e stata nessuna complicanza significativa, nessuna perforazione della parete vescicale. Il catetere è stato rimosso in prima giornata. L’esame istologico ha confermato la diagnosi di carcinoma transizionale della vescica di grado 1 in 26 pazienti e di grado 2 in 6. Le biopsie a freddo post resezione sono tutte risultate indenni da neoplasia. Dopo un anno di follow up, ci sono state in 3 pazienti recidive nella sede della pregressa resezione e 6 in altre aree della vescica. Il tasso di recidiva è risultato quindi comparabile a quello previsto dalla tabelle EORTC che si basano sull’utilizzo della resezione transuretrale standard.
In conclusione questa tecnologia implementa i risultati della diatermocoagulazione con il laser ad olmio permettendo la resezione del tessuto neoformato comprendendo la base di impianto che ha sempre una buona porzione di muscolo. Tuttavia i patologi che hanno esaminato i pezzi sono stati in grado di definire sempre il grado delle lesioni ma non lo stadio in quando il materiale prelevato dalla base d’impianto era eccessivamente danneggiato. Quindi la resezione con laser al tallio è un passo avanti verso la resezione ambulatoriale mini-invasiva ma non è ancora comparabile alla tecnica standard.
Gao X, Ren S, Xu C, Sun Y. Thulium laser resection via a flexible cystoscope for recurrent non-muscle-invasive bladder cancer: initial clinical experience. BJU Int. 2008 Jun 19. [Epub ahead of print]