All’Università di Innsbruck hanno messo a punto una nuova tecnica per risolvere il problema dell’incontinenza urinaria dopo prostatectomia radicale. Con uno studio preliminare su cadavere sono stati individuati i tempi chirurgici per posizionare in sicurezza uno sling suburetrale in polipropilene per via transotturatoria. Mediante un accesso perineale in posizione litotomica si isola il uretra spongiosa e membranosa. L’ago della TOT è inserito con tecnica outside – in. Il punto di penetrazione corrisponde al margine mediale superiore del forame otturatorio che si trova immediamente sotto l’inserzione dello scroto e la piega inguinale. La progressione dell’ago è digitoguidata. Si fissa lo sling al corpo perineale e al bulbo uretrale con punti staccati e poi si mette in tensione per “risposizionare” il bulbo uretrale in pelvi. Nella serie di 20 pazienti che sono stati successivamente sottoposti all’impianto, a 6 settimane dall’intervento, la pressione media di chiusura dell’uretra è passata da 13.2 (8 – 22) a 86.4 (70 – 100) cmH2O. Il flusso urinario massimo è invece rimasto inalterato. 8 pazienti non utilizzano alcun sistema di protezione (40%) e 6 avevano limitato l’utilizzo di pannolini a 1 – 2 al giorno. 12/20 erano soddisfatti della procedura. La tecnica sembra promettente, il punto è che l’invasività è più o meno quella dell’impianto di uno sfintere artificiale ma, d’altra parte, il costo è nettamente inferiore. Solo i risultati a lungo termine in serie numericamente maggiori potranno però decretare la validità di questa nuova tecnica. Bibliografia Gozzi C, Becker AJ, Bauer R, Bastian PJ.Early Results of Transobturator Sling Suspension for Male Urinary Incontinence Following Radical Prostatectomy.Eur Urol. 2008 May 6. [Epub ahead of print] No abstract available.
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