La notizia che arriva dalla Columbia University di New York è sicuramente provocatoria ma deve costringere a riflettere. Hanno retrospettivamente selezionato 104 pazienti con neoplasia vescicale T1/G3, come documentato dall’ultima biopsia endoscopica, e sottoposti a cistectomia radicale dal 1990 al 2005. 85 (82%) avevano un dataset completo nel database istituzionale delle cistectomie radicali. I pazienti sono stati divisi per periodo di osservazione, prima del 1998 (anno di chirurgia corrispondente alla mediana della popolazione) e dopo il 1998. I due gruppi non differivano in modo significativo per caratteristiche dei pazienti o caratteristiche della malattia. Cambiava invece l’approccio terapeutico. Prima del 1998 28 su 38 (74%) sono stati sottoposti a cistectomia radicale senza alcuna terapia intravescicale prima dell’intervento contro i 20 su 47 (43%) dopo il l998. La proporzione di pazienti sottoposti a 1 solo ciclo terapeutico intravescicale o a 2 o più cicli terapeutici era rispettivamente 15 e 11% prima del 1998 e 21 e 36% dopo. Differiva inoltre la proporzione di pazienti sottoposti a cistectomia radicale entro 3 mesi dalla diagnosi rispettivamente il 58 e 33%. Lo sopravvivenza libera da malattia nei 2 gruppi era del 70% e 40% a 5 anni. Utilizzando l’anno come variabile continua è risultato un fattore prognostico indipendente. L’analisi multivariata, regressione di Cox, ha evidenziato un hazard ratio di 1.15 con una p di 0.035. Ovverosia, ogni anno verso il 2005 aumenta il rischio di recidiva di malattia a 5 anni del 15% rispetto all’anno precedente. Questo studio, con tutti i suoi limiti, di cui i principali sono la numerosità del campione e l’assenza di confronto con pazienti non sottoposti a cistectomia, dimostra comunque un trend di riduzione della sopravvivenza nel tempo, caratteristica unica nello scenario globale della malattia “tumore” negli ultimi 20 anni. A questo trend corrisponde un sempre maggiore utilizzo di terapie intravescicali……
Lambert EH, Pierorazio PM, Olsson CA, Benson MC, McKiernan JM, Poon S. The increasing use of intravesical therapies for stage T1 bladder cancer coincides with decreasing survival after cystectomy. BJU Int. 2007 Jul;100(1):33-6.