Nel 2004 Stamey, della Stanford University, ha annunciato la fine del PSA[1]. I risultati del PCPT ne avevano, a suo parere, dimostrato l’inconsistenza come marcatore di tumore alla prostata [2]. Catalona, della stessa istituzione di Stamey e Freedland, della Johns Hopkins School of Medicine, si sono affrettati a diffondere un messaggio più costruttivo concludendo che il PSA non è perfetto ma molto utile [3,4]. In effetti l’incoronazione definitiva del PSA come marcatore potrebbe arrivare da studi clinici randomizzati su larga scala, solo se dimostreranno che lo screening con PSA riduce concretamente la mortalità [5,6]. Per il momento ci possiamo accontentare di un interessantissima pubblicazione dall’Università di Malmö in Svezia. Lo studio di Ulmert ha come oggetto la popolazione del “Malmö Preventive Medicine”, un programma condotto dal 1974 al 1986 in persone nate dal 1926 al 1949 e approntato per investigare i fattori di rischio per malattie cardiovascolari e metaboliche. Il programma prevedeva di conservare a -20° il siero dei soggetti partecipanti. 462 soggetti su 21277 (2.2%) con età compresa, all’entrata nel programma, tra 33 e 50 anni, hanno avuto una diagnosi di cancro alla prostata alla data del 31 dicembre del 1999. Il dato dello stadio clinico alla diagnosi era disponibile per l’86% dei soggetti e l’esito della scintigrafia ossea per l’80%. E’ stato effettuato uno studio caso controllo. I 436 controlli sono stati estratti a caso dalla popolazione con stessa età e stesso periodo di prelievo ematico non affetta da cancro alla prostata del “Malmö Preventive Medicine”. Il PSA è stato misurato nel siero conservato di tutti i soggetti caso e controllo. Una prima analisi ha sorprendentemente dimostrato che una singola determinazione del PSA, eseguita prima dei 50 anni, è predittiva di cancro alla prostata diagnosticato nei 25 anni successivi [7]. L’incremento di PSA di 1 ng/mL era associato con l’incremento di probabilità di cancro del 3.69% (95% IC, 2.99 – 4.56). Nessun’altro dei 90 dati antropometrici, biochimici, anamnestici o di stile di vita è risultato predittivo [7]. In questa seconda analisi è stato valutato l’impatto del PSA nella diagnosi di cancro alla prostata avanzato, definito come cT3 o metastatico, riscontrato in 161 soggetti del programma. In questo caso all’incremento del PSA di una unità corrispondeva un aumento di probabilità di cancro avanzato del 4.29% (95% CI 2.98 – 6.18). Un soggetto con 3 o più di PSA prima dei 50 anni aveva una probabilità di 120 volte più grande di avere un cancro avanzato entro i 20 anni successivi rispetto a un soggetto con PSA sino a 0.5 ng/mL. I risultati di questo studio sono sorprendenti. Evidentemente il PSA non è ancora morto.
Ulmert D, Cronin AM, Björk T, O’Brien MF, Scardino PT, Eastham JA, Becker C, Berglund G, Vickers AJ, Lilja H. Prostate-specific antigen at or before age 50 as a predictor of advanced prostate cancer diagnosed up to 25 years later: a case-control study. BMC Med. 2008 Feb 15;6:6
Bibliografia
1) Stamey TA, Caldwell M, McNeal JE, Nolley R, Hemenez M, Downs J.The prostate specific antigen era in the United States is over for prostate cancer: what happened in the last 20 years? J Urol. 2004 Oct;172(4 Pt 1):1297-301
2) Thompson IM, Pauler DK, Goodman PJ, Tangen CM, Lucia MS, Parnes HL, Minasian LM, Ford LG, Lippman SM, Crawford ED, Crowley JJ, Coltman CA Jr. Prevalence of prostate cancer among men with a prostate-specific antigen level < or =4.0 ng per milliliter. N Engl J Med. 2004 May 27;350(22):2239-46. Erratum in: N Engl J Med. 2004 Sep 30;351(14):1470. 3) Freedland SJ, Mangold LA, Walsh PC, Partin AW. The prostatic specific antigen era is alive and well: prostatic specific antigen and biochemical progression following radical prostatectomy. J Urol. 2005 Oct;174(4 Pt 1):1276-81 4) Catalona WJ, Loeb S. The PSA era is not over for prostate cancer. Eur Urol. 2005 Oct;48(4):541-5 5) de Koning HJ, Auvinen A, Berenguer Sanchez A, Calais da Silva F, Ciatto S, Denis L, Gohagan JK, Hakama M, Hugosson J, Kranse R, Nelen V, Prorok PC, Schröder FH; European Randomized Screening for Prostate Cancer (ERSPC) Trial; International Prostate Cancer Screening Trials Evaluation Group.Large-scale randomized prostate cancer screening trials: program performances in the European Randomized Screening for Prostate Cancer trial and the Prostate, Lung, Colorectal and Ovary cancer trial.Int J Cancer. 2002 Jan 10;97(2):237-44. 6) The CAP (Comparison Arm for ProtecT) Study. International Standard Randomised Controlled Trial Number Register. http://www.controlled-trials.com/ISRCTN92187251 (accessed Apr 25, 2008) 7) Lilja H, Ulmert D, Björk T, Becker C, Serio AM, Nilsson JA, Abrahamsson PA, Vickers AJ, Berglund G.Long-term prediction of prostate cancer up to 25 years before diagnosis of prostate cancer using prostate kallikreins measured at age 44 to 50 years.J Clin Oncol. 2007 Feb 1;25(4):431-6.