In attesa di una risposta definitiva a questa domanda che dovrebbe arrivare da studi clinici randomizzati su larga scala [1,2], studi di epidemiologia potrebbero anticipare, anche se con minore forza, alcune importanti conclusioni. Una rivista autorevole, Lancet Oncol, ha pubblicato quest’anno un report sul trend di mortalità per cancro alla prostata in Inghilterra e negli Stati Uniti dal 1975 al 2004. I dati derivano dal database del Cancer Research di Londra e del programma SEER degli Stati Uniti (US National Cancer Institute Surveillance, Epidemiology and End Results). Sono stati stimati i cambiamenti percentuali per anno di mortalità per cancro alla prostata in entrambe le nazioni e il rapporto tra incidenza di cancro alla prostata, aggiustata per età, degli USA rispetto all’Inghilterra. La mortalità età specifica ed età aggiustata ha raggiunto il valore massimo all’inizio degli anni novanta con percentuali identiche in entrambe le nazioni. Dal 1994 negli USA la mortalità aggiustata per età ha cominciato a declinare per il 4.17% annuo (95% CI 3.99 – 4.34), in Inghilterra del 1.14% annuo dal 1992 (95% CI 0.84 – 1.44). Il declino della mortalità negli USA è stato maggiore e più sostenuto nei pazienti con più di 75 anni 5•32% (95% CI 2.23 – 8.23) mentre in Inghilterra, in questa fascia di età, la mortalità è rimasta stabile dal 2000. Il rapporto di incidenza di cancro alla prostata USA/UK medio è 2.5 con un picco massimo al momento di introduzione del PSA negli USA. Il diverso andamento della mortalità nelle due nazioni coincide con la diffusione capillare dello screening opportunistico con il PSA negli USA. Gli Autori dello studio spiegano che il differente trend di mortalità, molto evidente, potrebbe essere dovuto a un effetto precoce del primo round di screening con PSA che avrebbe individuato uomini con neoplasia aggressiva asintomatica o al differente approccio terapeutico nelle due nazioni al cancro alla prostata o a bias relativi a una non corretta attribuzione della causa di morte. La riposta definitiva arriverà da trias clinici randomizzati [1,2]. Nella attesa possiamo solo speculare sulle cause ma anche fare un interessante esercizio statistico.
Con questi dati, riferiti al 2004, si può calcolare che se 33000 cittadini britannici in età compresa tra i 55 64 anni emigrassero negli USA in un anno, 1 potrebbe essere salvato dal cancro alla prostata. Infatti negli USA circa il 50% degli uomini sono screenati con il PSA, ovvero 16700 dei potenziali emigranti. Di questi, 4200 avrebbero un PSA maggiore di 3 ng/mL e 1300 avrebbero una diagnosi di cancro alla prostata localizzato (31%) e 210 avanzato (5%) [3]. Circa il 50% sarebbe sottoposto a prostatectomia radicale [4] e ….. 1 sarebbe salvato dal cancro alla prostata basandosi sulle stime di mortalità differenti per cancro alla prostata nella fascia di età di 55-64 anni tra UK e USA. Se però la mortalità della prostatectomia radicale eccedesse il 0.15% almeno un uomo morirebbe per prevenire una morte per cancro alla prostata……
Collin SM, Martin RM, Metcalfe C, Gunnell D, Albertsen PC, Neal D, Hamdy F, Stephens P, Lane JA, Moore R, Donovan J. Prostate-cancer mortality in the USA and UK in 1975-2004: an ecological study. Lancet Oncol. 2008 Apr 16 [Epub ahead of print]
Bibliografia
1) de Koning HJ, Auvinen A, Berenguer Sanchez A, Calais da Silva F, Ciatto S, Denis L, Gohagan JK, Hakama M, Hugosson J, Kranse R, Nelen V, Prorok PC, Schröder FH; European Randomized Screening for Prostate Cancer (ERSPC) Trial; International Prostate Cancer Screening Trials Evaluation Group.Large-scale randomized prostate cancer screening trials: program performances in the European Randomized Screening for Prostate Cancer trial and the Prostate, Lung, Colorectal and Ovary cancer trial.Int J Cancer. 2002 Jan 10;97(2):237-44.
2) The CAP (Comparison Arm for ProtecT) Study. International Standard Randomised Controlled Trial Number Register. http://www.controlled-trials.com/ISRCTN92187251 (accessed Apr 25, 2008).
3) Donovan J, Hamdy F, Neal D, Peters T, Oliver S, Brindle L, Jewell D, Powell P, Gillatt D, Dedman D, Mills N, Smith M, Noble S, Lane A; ProtecT Study Group.Prostate Testing for Cancer and Treatment (ProtecT) feasibility study.Health Technol Assess. 2003;7(14):1-88.
4) Cooperberg MR, Lubeck DP, Meng MV, Mehta SS, Carroll PR.The changing face of low-risk prostate cancer: trends in clinical presentation and primary management.J Clin Oncol. 2004 Jun 1;22(11):2141-9