La nefrectomia parziale è sorprendentemente un trattamento sotto utilizzato nella pratica clinica. Negli Stati Uniti è il trattamento di scelta solo nel 20% delle lesioni renali di 2-4 cm. In Inghilterra incide per il 4% di tutte le procedure chirurgiche renali per tumore. Probabilmente la maggiore complessità dell’intervento e la maggiore probabilità di complicanze limita la diffusione della nefrectomia parziale nei centri secondari.
Ad ogni modo, questo atteggiamento, rappresenta un problema. Infatti è noto che, quando è tecnicamente possibile, la nefrectomia parziale previene l’insorgenza di insufficienza renale cronica [1,2,3]. Il gruppo della Mayo Clinic si è spinto oltre ipotizzando un effetto negativo sulla sopravvivenza cruda preferendo la nefrectomia radicale alla parziale per lesioni di dimensioni modeste.
E’ stata analizzata la sopravvivenza a lungo termine in una serie di 648 pazienti con lesioni renali di 4 cm o meno trattate con nefrectomia radicale in 290 casi (44%) o nefrectomia parziale in 358 casi (56%) dal 1989 al 2003. A un follow up mediano di 7.1 anni 502 pazienti erano vivi (77%). Non è stata inizialmente evidenziata alcuna differenza nella sopravvivenza ma considerando il gruppo di pazienti con meno di 65 anni l’Autore ha evidenziato che la nefrectomia radicale era un fattore di rischio significativo di mortalità (2.16, p .02). Il rischio aumentato persisteva anche considerando in analisi multivariate la creatininemia preoperatoria, l’indice di comorbidità di Charlson, la presenza di sintomi alla diagnosi, la presenza di diabete alla diagnosi e l’istologia. Questo rischio, secondo l’Autore è da attribuirsi a una maggiore probabilità di complicanze derivanti dal fatto di avere un solo rene funzionante e conferma ancora una volta che la nefrectomia parziale dovrebbe essere lo standard per il trattamento di lesioni renale di 4 cm o meno.
Thompson RH, Boorjian SA, Lohse CM, Leibovich BC, Kwon ED, Cheville JC, Blute ML. Radical nephrectomy for pT1a renal masses may be associated with decreased overall survival compared with partial nephrectomy. J Urol. 2008 Feb;179(2):468-71;
Bibliografia
[1] Lau WK, Blute ML, Weaver AL, Torres VE, Zincke H.Matched comparison of radical nephrectomy vs nephron-sparing surgery in patients with unilateral renal cell carcinoma and a normal contralateral kidney.Mayo Clin Proc. 2000 Dec;75(12):1236-42.
2) Huang WC, Levey AS, Serio AM, Snyder M, Vickers AJ, Raj GV, Scardino PT, Russo P.Chronic kidney disease after nephrectomy in patients with renal cortical tumours: a retrospective cohort study.Lancet Oncol. 2006 Sep;7(9):735-40.
3) Lucas SM, Stern JM, Adibi M, Zeltser IS, Cadeddu JA, Raj GV. Renal function outcomes in patients treated for renal masses smaller than 4 cm by ablative and extirpative techniques.
J Urol. 2008 Jan;179(1):75-9;